PARALLELISMI


di Elsa Morante

"Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo.
Perché il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini? Una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e tornaconto personale. La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto. Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto.
Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt'al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po' ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente e causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia è diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano.
Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare."

Qualunque cosa abbiate pensato, il testo, del 1945, si riferisce a Mussolini...

Robert Kennedy

Il 18 Marzo del 1968 Robert Kennedy pronunciava, presso l'Università del Kansas, un discorso nel quale evidenziava, tra le altre cose, l'inadeguatezza del PIL come indicatore del benessere delle nazioni economicamente sviluppate.
Tre mesi dopo veniva ucciso durante la sua campagna elettorale che lo avrebbe probabilmente portato a divenire Presidente degli Stati Uniti d'America.

“Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell’ammassare senza fine beni terreni.
Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell’indice Dow-Jones, né i successi del paese sulla base del prodotto nazionale lordo (PIL).
Il PIL comprende anche l’inquinamento dell’aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana.
Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari.
Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l’intelligenza del nostro dibattere o l’onestà dei nostri pubblici dipendenti.
Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell’equità nei rapporti fra di noi. Il Pil non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese.
Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta. Può dirci tutto sull’America, ma non se possiamo essere orgogliosi di essere Americani.”

Tratto da La Magia dei numeri di Giuseppe Cosco

Tantissime sono le coincidenze che intercorrono tra la morte di Kennedy e quella di Lincoln. Troppe per essere sbrigativamente attribuite al caso.
- Abramo Lincoln viene eletto presidente nel 1860. J. F. Kennedy viene eletto esattamente 100 anni dopo, nel 1960
- Lincoln viene ucciso di venerdì, alla presenza della moglie. Anche Kennedy viene ucciso alla presenza della moglie, e di venerdì.
- Entrambi i presidenti furono colpiti da dietro e alla nuca.
- Subito dopo l'attentato, entrambi i presidenti ricevettero i primi soccorsi dalla propria moglie.
- Lincoln e Kennedy morirono, dopo l'attentato, senza riprendere coscienza.
- La moglie del presidente Lincoln perse un figlio, mentre risiedeva alla Casa Bianca. La stessa cosa accadde alla moglie di Kennedy.
- Sia Lincoln che Kennedy avevano avuto 4 figli e, al momento della loro uccisione, solo 2 di questi erano vivi.
- Il vice di Lincoln si chiamava Johnson ed era nato nel 1808. Il vice di Kennedy si chiamava pure, Johnson ed era nato nel 1908, a distanza di 100 anni esatti dall'altro.
- L'assassino di Lincoln si chiamava John Wilkes Booth ed era nato nel 1839. L'assassino di Kennedy, Lee Harvey Oswald, era nato nel 1939, 100 anni esatti dopo l'altro.
- La somma delle lettere che compongono nome e cognome dell'assassino di Lincoln dà 15 come totale. Il nome e cognome dell'assassino di Kennedy sono pure composti da 15 lettere.
- John Wilkes Booth e Lee Harvey Oswald erano entrambi sudisti. - Tutti e due i presidenti avevano condotto aspre battaglie per i diritti civili dei negri: Lincoln con il Proclama di Emancipazione e Kennedy con la legge sui Diritti Civili.
- Al momento dell'attentato Lincoln e Kennedy si trovavano insieme oltre alle proprie mogli, ad una coppia di amici.
- Per quanto riguarda le coppie di amici, le donne rimasero illese, gli uomini furono, invece feriti, feriti dagli attentatori (il maggiore Rathbone nel 1865 e il governatore Connally nel 1973).
- Il segretario di Lincoln si chiamava Kennedy e cercò di dissuadere il presidente dall'andare a teatro quella sera. La segretaria di Kennedy si chiamava Lincoln e, anche lei, tentò di convincere il presidente a non andare a Dallas. Un fatto abbastanza singolare è che il marito della donna si chiamava Abraham.
- Kennedy attraversò le vie di Dallas su un'auto di marca Lincoln, prodotta dal gruppo Ford.
- Booth assassinò Lincoln in un teatro e si rifugiò in un magazzino. Oswald sparò a Kennedy da un magazzino e si rifugiò in un teatro.
- Booth spirò 11 giorni dopo Abramo Lincoln, entrambi alle 7.20 del mattino. Oswald morì 48 ore dopo Kennedy, pure, alla stessa ora, le 13.
- A Lincoln successe Andrew Johnson. A Kennedy successe Lindon Johnson.
- Durante il loro ultimo anno di presidenza, sia Andrew sia Lindon Johnson furono travolti da uno scandalo politico, che impedì loro di candidarsi per un nuovo mandato.

 
 
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