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Amministrazione: il costoso valzer delle deleghe

di Angelo Moreschini, 2012

Ritiro delle deleghe a Moreschini, Di Berardino riconsegna le proprie, Lolli nominata assessore: segni di malessere nell’amministrazione o della ricerca di un migliore assetto? Di fatto diminuisce il ruolo dei consiglieri indipendenti, aumenta il potere dei partiti e il costo degli stipendi degli amministratori, che raggiunge i 72 mila euro l’anno.

Al consigliere Domenico Moreschini vengono ritirate le deleghe il 25.10.2011, dopo che nei giorni precedenti si era permesso di non votare in commissione consiliare i punti riguardanti le materie economico finanziarie perché, com’è scritto sul verbale, avrebbe voluto leggere prima gli atti e discuterne in maggioranza. Nel consiglio comunale del 20 ottobre si è allontanato prima della votazione sulla salvaguardia dei riequilibri di bilancio per “motivi familiari” come ha precisato proprio il sindaco. Pochi giorni dopo il sindaco stesso gli ha ritirato la delega ai servizi sociali e centro sociale anziani.

Il consigliere Marco Di Berardino lunedì 12 dicembre, il giorno dopo la conclusione di OliOlive, ha riconsegnato le proprie deleghe al sindaco: volontariato, turismo, spettacoli, rapporti con la facoltà di architettura valle Giulia, trasporti pubblici, pendolarismo, mobilità. Il consigliere ha ritenuto che non ci sono le condizioni per svolgere al meglio le attività previste dalla delega assegnatagli, in quanto la giunta, al di là della facciata, non dà alcun tipo di supporto e di solidarietà al suo lavoro mostrando uno scarso interesse per le attività culturali e le altre questioni attinenti alle sue deleghe.

Il 22 dicembre 2011 il sindaco comunica al consiglio comunale di aver nominato il quarto assessore nella persona di Pamela Lolli, con le delega a: servizi sociali e centro sociale anziani (precedentemente assegnate a Moreschini) refezione scolastica (tolta al consigliere Matteo Iori) e lotta al randagismo (di cui già si occupava la Lolli). Dobbiamo supporre che le competenze di Di Berardino e quelle relative a cultura e consiglio dei ragazzi e delle ragazze non confermate alla Lolli, siano attualmente svolte dal sindaco.

Moreschini e Di Berardino sono due tra i consiglieri più giovani e soprattutto gli unici non appartenenti alle forze politiche che compongono l’amministrazione. Sono stati di fatto esclusi ed emarginati dalla giunta comunale, portando così alla luce la vera natura politica di questa amministrazione, non una “lista civica” di “cittadini di buona volontà e tutti uguali”, come era stata propinata durante la campagna elettorale.
Da quello che si vede nei consigli e da quanto si raccoglie dai commenti del palazzo, questa è un’amministrazione in cui si incontrano e scontrano quattro gruppi: il sindaco, Lolli e Parmeggiani, esponenti di una parte del PDL; Pietropaoli, Luciani e Iori, esponenti di un’altra parte del PDL; Nonni ed Efficace esponenti dell’UDC, anche se tra loro non corre buon sangue; Cascini, il sospeso dal PD.
Rivelatore di quanto “Le nostre radici” prima e “Iniziativa e solidarietà” poi siano stati due strumenti nelle mani di Pietropaoli lo dimostra il fatto che in prossimità delle feste è uscito un manifesto con il simbolo di “Iniziativa e solidarietà” in cui soltanto Pietropaoli, Liberati e Iori auguravano le buone feste ai cittadini. L’episodio del manifesto, se pur piccola cosa, forse fa capire più di tanti discorsi chi è, o almeno si sente, il vero manovratore dell’amministrazione.
L’assetto dell’amministrazione in sette mesi è già cambiato tre volte e questo è sicuramente indice di un malessere dovuto a scarsa coesione, alla difficoltà nel tenere unita l’amministrazione, ma potrebbe anche essere un segnale del distacco e della sfiducia che sta crescendo tra i cittadini nei confronti di un’amministrazione deludente, che non sta dando le risposte sperate.

Con l’ingresso del quarto assessore in giunta le indennità degli amministratori, come si può vedere nella tabella, sono cresciute fino a raggiungere i 6 mila euro. Mille in più rispetto alla precedente giunta che aveva cinque assessori. Questo è il frutto della scelta di portare le indennità al massimo previsto dalla legge, senza applicare alcuna autoriduzione. Gli amministratori costeranno al comune e ai cittadini 72 mila euro l’anno, 12 mila in più degli anni precedenti. Questo in una situazione di grave crisi economica di moltissime famiglie di ceto medio e basso, e di fronte ai tagli dei trasferimenti dello Stato ai comuni che probabilmente costringerà nel 2012 l’amministrazione ad aumentare i tributi comunali o a tagliare i servizi ai cittadini.

Giunta Salinetti   Giunta Pascucci  
Sindaco Salinetti Pino € 1.066 Sindaco Pascucci Domenico € 2.510
Vice sindaco Paolacci Amerina € 533 Vice sindaco Nonni Michele € 627
Assessore Pistoia Armando € 480 Assessore Liberati Luciano € 565
Assessore Grelli Alberto € 960 Assessore Cascini Mauro € 1.130
Assessore Testi Aldo € 960 Assessore Lolli Pamela € 1.130
Assessore Ascani Vincenzo € 960    
Somma € 4.959 Somma € 5.962
 

Marco Di Berardino
 

Lolli Pamela
 
 
 
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