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Piano di Sviluppo Rurale:

4 milioni di euro per comune e aziende agricole a Castel Madama

di Angelo Moreschini

Con la PIT Agro tiburtino prenestino arriveranno tra gli 8 e i 10 milioni di euro per i comuni e le Aziende agricole locali. Circa la metà si fermeranno a Castel Madama, il comune proponente e quindi capofila del progetto. Un grande successo dopo decenni di finanziamenti europei perduti o male sfruttati, di opportunità perse per incapacità delle istituzioni di indirizzare oltre che le proprie scelte quelle dei suoi cittadini.

L’Unione Europea e la Regione Lazio finanziano, nell’ambito del Piano di sviluppo rurale 2007-2013, le PIT (programmazioni integrate territoriali), programmi pubblico – privati di area vasta, miranti a promuovere le attività e i servizi legati all’economia rurale.
Dal 2007 il Comune di Castel Madama e Università Agraria hanno promosso un confronto ed una collaborazione con i comuni limitrofi e le aziende locali per presentare insieme una PIT centrata su: prodotti tipici locali olive ed olio di oliva, turismo rurale, energie rinnovabili, opere pubbliche quali strade rurali, aree verdi e percorsi attrezzati, ristrutturazioni edifici rurali ecc. Gli enti pubblici avranno finanziamenti a fondo perduto per circa il 90% del costo dell’opera da realizzare, mentre i partner privati avranno il un diritto di priorità rispetto alle aziende non aderenti ad una PIT, e un contributo a fondo perduto del 40/50%, maggiore del 5% rispetto alle altre, dell’investimento.
La regione Lazio ha pubblicato il 26 gennaio 2010 la graduatoria di ammissione delle PIT alla fase successiva della progettazione definitiva.
Delle 45 manifestazioni d’interesse presentate nel Giugno 2009, sono state ammesse soltanto 26. Queste 26 PIT ammesse hanno avuto l’ok alcune a determinate condizioni, altre con determinate prescrizioni, solo sei sono state ammesse a pieni voti. Di queste sei la prima in graduatoria è quella dell’Agro tiburtino prenestino presentata da Castel Madama, comune capofila.

Curato sin dall’inverno 2007 dal Sindaco Giuseppe Salinetti, dal vicepresidente dell’Agraria Angelo Moreschini e dall’assessore all’agricoltura Vincenzo Ascani, questo progetto ha convinto la Regione più di tutti gli altri, avendo rispettato tempi e finalità previsti da Bruxell, avendo coinvolto territori vasti e omogenei ma soprattutto avendo coinvolto al momento ben ventuno aziende private. In primo luogo, infatti, gli amministratori locali hanno chiamato le aziende agricole, parlato con loro e fatto comprendere il senso innovativo della proposta: il territorio si valorizza e l’azienda amplia le sue possibilità di fare impresa se investe anche in servizi oltre che sulla tradizionale produzione agricola, se migliorano la commercializzazione del prodotto, se diversificano le attività aprendo all’agricoltura sociale, al turismo rurale, alle energie rinnovabili.

Salinetti ed i suoi collaboratori hanno avuto il merito di crederci e con spirito di servizio hanno proposto e inseguito in questi tre anni il coinvolgimento dei comuni che presentano continuità e omogeneità territoriale, organizzando incontri specifici per riunire e coinvolgere anche le loro aziende locali. E’ stata avanzata una partnership all’assessorato all’agricoltura della provincia di Roma e alla IX Comunità Montana: la prima è sempre presente e propositiva, la seconda ha alternato momenti di collaborazione istituzionale ad atteggiamenti politici isterici, di insofferenza verso la leadership del comune castellano, rivendicando nelle parole e con sterili prove di forza, ciò che non è stata mai in grado di fare in questi decenni per il territorio.
L’intuizione del Sindaco di Castel Madama disegna una rete sistemica di comuni, aziende, servizi al turismo, prodotti tipici e ristorazione. Era fondamentale agganciare l’ultimo treno di finanziamenti proveniente dall’Europa per tentare, almeno in questa parte della provincia romana, la realizzazione in scala del miracolo economico e sociale avvenuto sulle colline senesi.
Il nostro Sindaco ha messo insieme i sindaci dei comuni di Castel Madama, Casape, Ciciliano, Pisoniano, Poli, Tivoli, San Gregorio Da Sassola, San Vito Romano, Capranica Prenestina, inoltre, Università Agraria di Castel Madama, Università Agraria di Gallicano e la partecipazione della Pro loco di Castel Madama. Ognuno di questi enti ha presentato progetti di miglioramento del territorio rurale e dei centri urbani per il valore complessivo di milioni di euro.
Grazie anche alla collaborazione ed alla consulenza di associazioni di categoria quali la C.I.A e l’Aiab, gli imprenditori locali hanno potuto verificare la serietà del progetto e la possibilità di raggiungere l’obiettivo, per cui sono oltre venti i cittadini che partecipano con la propria azienda o che intendono avviarne una, ed hanno già presentato una scheda preliminare con l’impegno formale a procedere con la progettazione definitiva.
Per tutti, enti pubblici e aziende private, il prossimo step sarà la presentazione della progettazione definitiva entro metà aprile. (Link regione e determina)

 
 
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