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Contro mafia, corruzione, clientelismo

di Giuseppe Mancini, Domenico Perna e Pino Salinetti, 2012

Venerdì 30 marzo, ore 17.30 alla Sala consiliare di Castel Madama si terrà un incontro pubblico sul tema GIU’ LE MANI, la cultura della legalità contro il malaffare e la malapolitica.

Nell’ultimo anno sono stati diffusi dati circostanziati che aiutano a comprendere il fenomeno: - il rapporto del GRECO (Gruppo di Stati contro la corruzione negli Stati membri dell’UE), pubblicato nel 2011, conclude che, nonostante il forte impegno dell'autorità giudiziaria nell'affrontarla efficacemente, la corruzione è ancora percepita in Italia come un fenomeno pervasivo e sistemico, che coinvolge numerosi campi (in particolare, pianificazione urbanistica, appalti pubblici e sanità) e numerose aree del Paese.
- l’organizzazione non governativa Transparency International,nel rapporto del 2010, ha denunciato un livello crescente di corruzione nel mondo e in Italia in particolare: il 13% dei cittadini italiani (a fronte del 5% nei paesi UE), ha dichiarato di aver pagato tangenti nell’erogazione di servizi pubblici. La pratica di scambiare voti con favori è nota a tutti.

- la Corte dei conti ,ha calcolato in 60 miliardi di euro il costo della corruzione nelle pubbliche amministrazioni a danno delle casse degli enti locali o dello stato. Costi a cui si aggiungono quelli indiretti: cattivo funzionamento dell’amministrazione pubblica, inutilità o inadeguatezza delle opere dei servizi e delle forniture, incontrollata attività di trasformazione del territorio, non oculata allocazione delle già scarse risorse pubbliche. Il diffondersi della corruzione, inoltre, reca con sé danni non rilevabili in termini economici, ma riguardanti i valori fondamentali della democrazia: l’uguaglianza, la trasparenza dei meccanismi decisionali, la fiducia nelle istituzioni.

- Libera, l’associazione contro le mafie,, in un convegno dell’ottobre scorso ha denunciato con atti e cifre alla mano la diffusione della cosiddetta quinta mafia, nel tessuto socio-economico e politico del Lazio.

- la magistratura di Tivoli ,ha fatto allarmanti dichiarazioni sulla sempre più radicata presenza della malavita organizzata, anche con la complicità di amministratori locali, nel tessuto economico della provincia (dal CAR all’edilizia, dal commercio alla ristorazione…)

- la magistratura di Roma, ha avviato indagini sulla cosiddetta parentopoli nelle municipalizzate del comune di Roma e sulla discarica di Corcolle.

La presa di coscienza che la mafia e la corruzione, nonostante la primavera palermitana e mani pulite, sono sempre più diffuse e radicate in tutto il paese; la constatazione che in molte persone ''la logica del profitto e dell’interesse privato prevale ancora sul senso morale e sul rispetto delle regole''; si accompagna alla convinzione, confermata da autorevoli studiosi, che la corruzione, il clientelismo, l’intreccio tra malaffare e malapolitica sono il vero deterrente agli investimenti privati in Italia e nel nostro territorio.
La corruzione, minando alla radice la fiducia delle imprese, determina una perdita di competitività che produce costi enormi, destabilizzando le regole dello stato di diritto e del libero mercato. Ciò spiega perché la lotta alla corruzione, tanto più nell’attuale periodo di crisi, è diventata una priorità di programma delle agende politiche internazionali.

Queste considerazioni hanno spinto il circolo Sinistra Ecologia Libertà di Castel Madama ad organizzare un incontro pubblico per conoscere meglio e capire come contrastare questi fenomeni. Lo faremo con l’aiuto di Filiberto ZARATTI,, Presidente Commissione sicurezza e lotta alla criminalità della Regione Lazio e di Fabrizio MARRAS,, Libera Lazio che forniranno dati sulla situazione del Lazio e della provincia di Roma.
Di Federico PALOMBA,, deputato dell’IDV, vicepresidente Commissione giustizia della Camera, impegnata in questi giorni nella discussione del disegno di legge 4434 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione”, già approvato dal Senato il 16.6.2011.
Di Gianni INNOCENTI,, presidente circolo Legambiente Tivoli e di Pino SALINETTI, presidente del gruppo consiliare L’Unione di centrosinistra Castel Madama che forniranno esempi concreti sia di fenomeni a rischio corruzione verificatesi nella nostra zona, sia di come è possibile contrastare con l’informazione, la partecipazione e la trasparenza amministrativa i fenomeni di clientelismo e di corruzione negli enti pubblici territoriali.
Sono stati inoltre invitati esponenti della magistratura, delle forze dell’ordine, della politica, della società e dell’economia del quadrante est di Roma.

Rompiamo il silenzio e il chiacchiericcio su questioni così importanti. Cominciamo a conoscerle e a contrastarle insieme e ad voce alta.

 
 
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