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Il coraggio di cambiare

di Giuseppe Mancini

La qualità della vita di un paese si misura anche dal livello di sicurezza delle sue strade, sia se i cittadini che le attraversano sono in auto, sia se vanno a piedi.
A Castel Madama i continui incidenti lungo le vie urbane e la necessità di assicurare la pubblica incolumità hanno spinto l’Amministrazione a intervenire sui punti più delicati della viabilità. Ma per migliorare fino in fondo serve anche camminare di più e usare meno l’auto.


E’ indubbio che fino a pochi anni fa l’attenzione a questo aspetto è stato quasi zero: le strade erano il risultato secondario della costruzione dei palazzi, i marciapiedi erano inesistenti. A questo si aggiungeva la convinzione che le vie fossero per gli automobilisti e solo in secondo luogo per i pedoni, considerati quasi un intralcio ai veri padroni della strada.

A metà degli anni ’90 sono stati realizzati i marciapiedi lungo l’anello Via San Sebastiano, Via Roma, Via della Libertà; alcuni allora ebbero da criticare l’opera, ma pensiamo oggi come sarebbe scomodo e pericoloso spostarsi a piedi in paese senza di loro.
Più di recente è stato completato l’anello pedonale, grazie ad un intervento dell’attuale amministrazione su Piazza Dante, che ha prolungato i marciapiedi di Via San Sebastiano e di Via Roma, collegandoli con la piazza stessa e con corso Cavour, ha ampliato i marciapiedi esistenti e li sta via via attrezzando con panchine per migliorare l’incontro e la conversazione tra i cittadini, con alberi e fiori per migliorarne l’aspetto. Inoltre ha introdotto alcuni parcheggi ad orario per regolamentare le soste selvagge che hanno sempre caratterizzato Piazza Dante.
Anche in questo caso non sono mancate le opinioni sfavorevoli: secondo alcuni la piazza si sarebbe rimpicciolita e diventata una strada, secondo altri sarebbe diventata un parcheggio. Ma una piazza è tale se è capace di accogliere le persone, di farle incontrare, se ci si può fermare a chiacchierare seduti o in piedi ma in sicurezza. In questo senso piazza Dante è indubbiamente migliorata. Purtroppo essa non sarà mai soltanto una piazza perché smista il traffico di ben sette strade e ha intorno servizi fondamentali per tutto il paese. Il problema allora è un altro: la piazza sarebbe ancora più vivibile se tutti rispettassero le regole, a cominciare dalle soste.

I parcheggi non sono sufficienti, è vero, specie a ridosso del centro storico. La crescita dell’abitato di Castel Madama, da quando l’uomo ha inventato l’automobile, qui da noi non ha contemplato la necessità di costruire strade larghe e parcheggi: non facevano cubatura, anzi sottraevano spazi ai palazzi. Così è avvenuto l’opposto: si sono costruite tante case poche strade e niente parcheggi. Oggi gli spazi liberi sono talmente risicati che realizzare un nuovo parcheggio nel centro urbano è molto complicato. Al di là del parcheggio dello Stallone, il cui iter di “Project financing” è ancora in corso, e del parcheggio degli Orti davanti alla Pineta, per il quale non ci sono risorse comunali né altri finanziamenti, il parcheggio i cui lavori inizieranno a breve è quello del Piano Integrato dei Frainili che prevede la realizzazione di 30-35 posti tra via Aniene e via della Pineta e altri 70 posti più in basso verso la fonte Ricci.
Nella parte nuova è appena stato completato il parcheggio in Via Nassiriya con 25 posti auto, a servizio delle scuole e del Parco Oudenaarde; è stato finanziato un parcheggio in via della Vignola e si sta progettando un altro Piano Integrato tra via della Piantata e viale Colle Fiorito.

Per rimuovere le cause degli incidenti e aumentare la sicurezza dei pedoni l’Amministrazione comunale sta portando avanti una serie di interventi per migliorare le caratteristiche della viabilità interna del paese.
Uno dei punti più delicati della viabilità urbana di Castel Madama è il lungo tratto di Via Sant’Anna e Via San Sebastiano. Esso rappresenta l’ingresso principale al paese, con un intenso traffico veicolare e pedonale e attraversa anche una zona destinata a servizi, caratterizzata dalla presenza di due scuole materne, la scuola media statale, il teatro comunale, il parco Oudenaarde, l’oratorio parrocchiale e il mercato settimanale. Su questo tratto di strada ci sono tre incroci pericolosi, per auto e pedoni:
- il primo tra Via San Sebastiano e Via Pio La Torre, dove è già stata realizzata la tanto vituperata mini rotatoria;
- il secondo tra Via Sant'Anna, Via Caduti di Nassiriya e Via delle Muratelle, dove sono appena terminati i lavori di messa in sicurezza con la creazione del citato parcheggio e l’apertura dell’accesso su Via XXV Aprile;
- il terzo a Colle Fiorito, ultimo dei tre incroci ad essere oggetto di un intervento, dove in pochi metri ed a ridosso di una fermata Cotral convergono ben cinque strade.

Questi lavori garantiscono una maggiore sicurezza per gli automobilisti, ma anche per i pedoni che ora possono camminare su un marciapiede sicuro da Colle Fiorito fino al centro, grazie all’allargamento di alcuni tratti di marciapiede, all’abbattimento di barriere architettoniche che in alcuni tratti li rendevano impercorribili, il collegamento del tratto davanti le scuole medie. Inoltre l’intervento ha reso più decoroso l’ingresso al paese con nuove aiuole, nuovi alberi e la sostituzione di quelli esistenti con altri più idonei.
Di tale interventi può non piacere una determinata soluzioni tecnica, ma ciò non deve prevalere sull’interesse generale perseguito, rappresentato in questo caso dalla maggiore sicurezza dei pedoni, siano essi bambini che escono da scuola, nonni che vanno a ritirarli o mamme che fanno la spesa.

Il medesimo obiettivo, salvaguardare l’incolumità dei pedoni razionalizzando il traffico delle auto, hanno avuto la sperimentazione del senso unico su Via G. Marconi e l’installazione dei parapedoni sulla stessa via e a breve su Via Discesa Empolitana, che verrà dotata anche di dossi rialzati. Com’è noto, il senso unico verrà sospeso fino alla realizzazione dell’anello viario che collegherà Piazza Garibaldi, Via Aniene, Via della Pineta e Piazza Dante, previsto nel medesimo Piano Integrato dei Frainili di prossima attuazione.

Ma tutto questo potrebbe non bastare. Castel Madama con i suoi 7.600 abitanti ha in media un’auto ogni tre persone. Per quanto si possa migliorare la viabilità interna, fare nuovi marciapiedi e parcheggi, sarà difficile migliorare la qualità della vita nel nostro paese se non si diffonde maggiormente la cultura dell’andare a piedi; se non si rinuncia alla macchina quando è possibile, per raggiungere la piazza, il bar o la scuola.

Stimolare nei cittadini, bambini e adulti, il piacere di camminare è stato il principio ispiratore della recente esperienza del Pedibus. Un grande successo di partecipazione, con diverse centinaia di bambini accompagnati a piedi a scuola da familiari e volontari dell’Associazione Camminando con Stefano. A detta delle mamme e delle maestre i bambini sono andati più volentieri a scuola; a detta della Polizia locale in quelle mattine si è registrato il 60% di traffico in meno lungo Via della Libertà: meno ingorghi e più gioia per tutti. Un’esperienza che avrà un seguito.

L’impegno dimostrato dall’Amministrazione, con gli interventi sopra descritti, rappresenta un esempio di “buona politica”. In un’epoca in cui prevale la politica immorale e del malaffare, ogni cittadino in buona fede dovrebbe raccogliere e fare proprio il segnale di cambiamento lanciato dal nostro Sindaco Pino Salinetti.

nome: Massimiliano TATTI
commento: Sl, sono d'accordo. Si pur cambiare strada, rotatoria, incrocio, allargare, restringere. Mi chiedo: cambieranno gli automobilisti?
Vi racconto due fatti: sabato 29 gennaio 2011, via Discesa Empolitana, nell'arco di mezz'ora un'autovettura saliva a velocità sostenuta in contromano, un'auto usciva da un parcheggio proprio di fronte ai vespasiani e invece di scendere, saliva contromano verso piazza garibaldi; l'autista, avvertito, ha risposto: lo so, ed ha continuato impunemente contromano.
Che s'ha da fa? ci vuole un dipietro ad ogni angolo di strada per denunciare tutti?
 
 
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