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Una giovane donna castellana, consigliere comunale indipendente, racconta la sua prima esperienza dentro la politica. Lo fa senza tanti peli sulla lingua e con una passione tale che si trasmette leggendo.
Proponiamo il testo dell’intervento di Roberta Chicca all’incontro con i cittadini svoltosi in Piazza Dante domenica 6 febbraio 2011.
Buongiorno a tutti, oggi è la prima uscita pubblica della coalizione del centro sinistra e io ho l’onore di aprire questo incontro con i cittadini. Come prima cosa voglio informare tutti i presenti che la coalizione ha con convinzione riconfermato la candidatura di Pino a Sindaco di Castel Madama e tra poco ne comprenderete le ragioni. Ma vorrei prima di questo ringraziare il sindaco e la coalizione tutta per avermi proposto 5 anni fa di candidarmi e ringraziare gli elettori che mi hanno sostenuto allora, per avermi permesso di fare questa esperienza amministrativa, un’esperienza per certi versi faticosa ma che mi ha dato la possibilità di crescere, di conoscere meglio la realtà in cui vivo e nel mio piccolo di servire il mio paese.
È stata una bella sorpresa per me la vittoria elettorale 5 anni fa, perché come indipendente, ovvero non inscritta a nessun partito, non avevo molte chance di farcela ed invece è successo. Questo fatto ci ha indotti a riflettere, è evidente che tante persone come me non si riconoscevano nei partiti, che pure rimangono un importantissimo strumento di partecipazione, ma che ora sono costretti a chiedersi il perché non riescono più a rappresentare le esigenze delle persone …la società è cambiata tantissimo negli anni e forse i partiti faticano a stare dietro a questi cambiamenti diventando così un po’ autoreferenziali, organizzazioni in cui molte persone non si riconoscono. la partecipazione però aldilà di questo è importante, e questa coalizione è aperta oggi come ieri a giovani o meno giovani che desiderino dare un contributo senza fare scelte forzate, ed io ne sono l’esempio.
Ed oggi più di ieri mi sento di sostenere questa coalizione, perché ho potuto constatare dall’interno la serietà, l’onestà e l’impegno con cui si è lavorato in questi anni avendo un unico obiettivo: operare nell’interesse pubblico.
Voglio smentire altresì chi dice, ormai da molto tempo, che questa amministrazione non è stata trasparente come diceva di voler essere …invece io credo che non ci sia mai stata nella storia di questo paese un’amministrazione così aperta al confronto con i cittadini, sono state fatte numerose assemblea pubbliche per discutere con i cittadini le scelte dell’amministrazione raccogliendo suggerimenti e critiche a volte anche severe, numerosissime sono le riunioni di coalizione e di maggioranza …ogni singolo punto dal più elementare al più complesso portato in Consiglio è stato discusso prima proprio per favorire la più ampia partecipazione e questo perché si è agito, lo voglio ribadire, nell’interesse pubblico.
Immagino che ad alcuni venga un ghigno nell’udire queste parole, perché siamo abituati a politici che troppo spesso diventano tali solo per interessi privati o per bisogno di protagonismo. Questo ha creato nel tempo uno scollamento tra politica istituzioni e società civile che gli italiani conoscono bene, ma che sta conoscendo negli ultimi anni il suo apice. La gente è sempre più sfiduciata, si sente lontana, e questa lontananza è il più grande favore che possiamo fare a quella categoria di politici affaristi ed arrivisti che nel disinteresse generale sono agevolati nei loro sporchi affari. La politica nazionale ci sta sommergendo di questi esempi negativi, ma la cosa che mi fa più male quando parlo con le persone è sentirmi dire “tanto sono tutti uguali, nessuno fa niente per niente”.
Un qualunquismo preoccupante soprattutto in un momento difficile come quello che stiamo attraversando. La crisi economica ha messo e sta mettendo in ginocchio milioni di famiglie in Italia, e tante famiglie anche nel nostro paese vivono situazioni drammatiche o quantomeno difficili. La mancanza o la perdita del lavoro ha risvolti psicologici e sociali oltre che materiali che derivano da un senso di impotenza e di frustrazione profonda, di mancanza di prospettive che rendono difficilissimo guardare al futuro con fiducia.
C’è chi in queste difficoltà ci sguazza per aumentate il proprio “potere” e c’è un governo che continua a tagliare i fondi alle politiche sociali, alla scuola, alla sanità, alla cultura e che ci da contentini che offendono l’intelligenza delle persone: ad es togliere l’ici sulla prima casa, una strategia populista per accattivarsi la simpatia degli elettori, una tassa che rappresentava il maggior gettito dei comuni che si trovano senza un importante risorsa finanziaria per gestire i servizi e che sono costretti ad aumentare le altre entrate se vogliono continuare a garantire ai cittadini almeno i servizi essenziali. Ora, io non voglio insegnare niente a nessuno ma è possibile che non ci rediamo più conto di quanto le scelte politiche incidano e condizionino fortemente la vita di tutti noi?
Quindi facciamo lo sforzo di non fare di tutta l’erba un fascio, c’è chi si impegna politicamente perché crede di poter fare qualcosa di buono per il proprio paese. Io 5 anni fa ho scelto di sostenere come cittadina Pino e la sua lista perché ero convinta che apparteneva alla “seconda specie” (passatemi il termine) ovvero apparteneva a quella tipologia di politici che credono fortemente nella necessità di impegnarsi per migliorare le condizioni di vita del proprio territorio di appartenenza favorendone lo sviluppo.
E qui voglio fare un inciso usando le parole forti che spesso si sentono in giro alimentate anche da politicanti invece di altra specie, ovvero che sto sindaco sarà pure onesto ma non c’ha le palle…ora lungi da me fare l’avvocato difensore del sindaco come una volta in una assemblea pubblica mi hanno etichettata.
Voglio solo partire da queste infamanti parole per esprimere un pensiero e cioè:
che cosa significa per questi cittadini “avere gli attributi”?
Se significa non ascoltare nessuno, imporre le proprie scelte, alzare la voce e vivere di protagonismo allora forse hanno ragione.
Per me, però, gli attributi ce li ha chi in situazioni difficili riesce a mantenere l’autocontrollo, chi non impone le scelte ma le discute con il suo gruppo e con i cittadini, chi sa riflettere e ammettere anche i propri errori, chi prima di ricoprire una carica così importante si è impegnato per anni ed ha una approfondita conoscenza del territorio in cui vive ed opera, chi nonostante sia oberato di lavoro apre la porta ai cittadini per ascoltarli anche se non hanno prima preso appuntamento, insomma chi si mette a servizio degli altri a prescindere se questi altri lo abbiano votato o meno perché sa di essere il sindaco di tutti e non solo di chi lo ha voluto.
Spostando poi l’attenzione dalla qualità delle persone che ricoprono un ruolo pubblico, ai fatti, mi sento di dire che le cose che sta facendo questa amministrazione sono tantissime e nel pieno rispetto del programma elettorale presentato 5 anni fa.
In primis dopo 36 anni, questo consiglio ha adottato la variante al piano regolatore, e come i cittadini un po’ più grandi di me ricorderanno sono cadute le passate amministrazioni su uno strumento urbanistico così importante …è un fatto storico averlo portato a termine nonostante i “mal di pancia” di chi avrebbe voluto imporre scelte diverse per salvaguardare gli interessi di alcuni privati cittadini.
Con esso i piani particolareggiati, strumenti urbanistici certi, che fissano regole uguali per tutti, che permettono agli imprenditori di investire in tranquillità perché una volta espletato l’iter per la concessione a costruire sanno che non avranno più impedimenti di sorta, come è successo invece in passato al comparto c3, per capirci nella zona tra i “frati” e il campo sportivo, nella quale gli imprenditori coinvolti hanno in accordo con il comune aspettato il piano particolareggiato riconoscendo i limiti dei piano quadro con cui gli era stata concessa l’edificazione. Hanno collaborato con il progettista per giungere ad una soluzione vantaggiosa per tutti…quindi è una falsità la dichiarazione di Pietropaoli al giornale “la piazza” dove è scritto che il comune con questa operazione ha esposto i cittadini a pagare le conseguenze di un sicuro contenzione tra il comune e la Roma Est, questi imprenditori hanno concertato con l’amministrazione tutte le scelte fatte in proposito, e apprezzato questo modo di risolvere i problemi.
Il bilancio comunale eredita da anni di mala gestione della cosa pubblica debiti che sono insanabili in breve tempo, la scelta di questa amministrazione è stata quella di ridurre per quanto possibile questa voragine e non continuare a spremere “una mucca che non ha più latte” facendo scelte anche impopolari ma di grande responsabilità, come, solo per fare un esempio, il recupero dell’ici sui terreni edificabili, per il quale si e impostato un importante lavoro di programmazione e archiviazione dei dati che sta portando già i primi frutti.
I lavori nelle scuole che frequentano i vostri figli, non sono forse cose importanti a cui questa amministrazione ha dato priorità?
I lavori al campo sportivo; la messa in sicurezza della strade, anch’essa criticata da alcuni, ma a garanzia dell’incolumità di tutti noi oltre che un adeguamento previsto dal nuovo codice della strada; il parcheggio a largo caduti di Nassiriya.
Il servizio di mensa scolastica nettamente migliorato, grazie al lavoro costante e scrupoloso della consigliera delegata al servizio Luisa Troia, e per il quale sono state introdotte le fasce di reddito a garanzia di una più adeguata ridistribuzione dei costi tra comune e famiglie.
Nel settore cultura l’impegno è stato quello di soddisfare il più possibile le richieste delle numerose associazioni presenti sul territorio e nel far crescere le due feste simbolo del nostro paese: Il Palio e Oliolive che promuovono il nostro territorio e i nostri prodotti tipici; la nuova biblioteca comunale, uno spazio ampio di aggregazione e promozione della cultura e tantissimi altri progetti già appaltati, come la nuova caserma dei carabinieri, o in itinere come il nuovo depuratore comunale.
A me tutto questo non sembra poco, soprattutto se si considera che nulla è stato fatto per favorire chicchessia ristabilendo così un’etica politica, ovvero un modo di fare politica diverso da quello di chi va in giro a promettere favori in cambio di voti, da chi scambia i diritti per favori, il lavoro ad esempio, tema caldo in questo periodo storico, è un diritto sancito dal 1° articolo della nostra cara costituzione che recita “l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro” e non un favore che ti fa un politico in cambio di voti! I permessi per costruire, o altri interventi che richiedono l’autorizzazione dell’amministrazione comunale, devono seguire regole certe non essere favorite dall’uno a dall’altro politico di turno. Si sta ristabilendo uno stato di diritto e questa la ritengo l’operazione più importante di questa amministrazione.
Ricordiamoci, però, che oltre ai diritti come cittadini abbiamo dei doveri verso noi stessi e verso gli altri.
E il nostro dovere è il rispetto del nostro prossimo in primis, dell’ambiente in cui viviamo e delle istituzioni. Questo rispetto troppo spesso viene a mancare, si pretende senza dare nulla e questo non è giusto e non è civile.
Io vorrei vedere il mio paese tornare ad essere una comunità, con un grande senso di appartenenza, di identità, di riconoscimento reciproco, di impegno collettivo nel rendere alta la qualità della vita. Noi non siamo una periferia siamo un paese ma per certi aspetti sta assumendo i tratti negativi tipici della periferia …non lo dobbiamo permettere!
Il pedibus è un esempio bellissimo di questa ritrovata voglia di partecipazione, un’esperienza indimenticabile, divertente e fortemente educativa per i bambini, un progetto che il comune senza l’impegno dei volontari non sarebbe mai riuscito a realizzare e per questo colgo l’occasione per ringraziarli pubblicamente.
Prima di chiudere voglio dire due parole sulle donne
sempre più dipinte come oggetti sessuali, oche senza cervello, pronte a vendersi per un po’ di visibilità in televisione, o per potersi permettere macchine nuove, vestiti firmati, vacanze in yacht e appartamenti in centro, o qualche carica politica …è in atto uno svilimento della donna che la televisione con i suoi vari programmi spazzatura ci fa passare come normale ...non è normale desiderare nella vita solo avere un bel fisico e venderlo ai potenti come se fosse l’unico modo per raggiungere il successo.
Le donne italiane non si rispecchiano affatto in questo modello negativo, abbiamo ben altro da dare e le donne normali, le mamme, le casalinghe, le donne che lavorano quelle che si impegnano nel sociale, quelle che studiano, che si impegnano quotidianamente per raggiungere degli obiettivi, sono le donne italiane, noi tutte siamo il modello positivo che si ribella allo schifo di cui ogni giorno siamo tristemente oggetto. Il 13 febbraio è stata organizzata una manifestazione nazionale assolutamente trasversale ad ogni schieramento politico, per ribellarci a tutto questo e riaffermare la nostra dignità.
Sarà importante, pertanto, la presenza di tutti, anche di quei tantissimi uomini che al pari delle donne si sentono offesi da questo modo primitivo di vivere il rapporto con l’altro sesso.
Il nostro paese ad esempio ha una concittadina donna che ha guadagnato con l’impegno e lo studio la presidenza di una facoltà universitaria alla Sapienza di Roma, la prof.ssa Gabriella Salinetti, sono questi gli esempi che a noi piacciono.
Concludo il mio intervento invitandovi a sostenere questa coalizione perché finora abbiamo tutti lavorato nell’interesse generale e perché 5 anni sono davvero pochi per raccogliere i frutti di tutto questo lavoro.
Io sono certa che chi ci ha dato fiducia 5 anni fa non ha motivo di non rinnovarcela e chi non ce l’ha data ha mille motivi per cambiare idea.