|
L’abbiamo attesa a lungo, ma infine l’inaugurazione dei nuovi servizi della biblioteca ha ripagato i cittadini castellani dei disagi sofferti nell’ultimo anno. Venerdì 19 febbraio, alla presenza di studenti della scuola media, del consigliere regionale Celli, dell’assessore provinciale alla cultura Cecilia D’Elia, del preside della Università delle Tre Età prof. Centroni, di molti consiglieri comunali e cittadini intervenuti, il Sindaco Salinetti ha presentato le migliorie apportate alla biblioteca, intitolata al compianto concittadino Prof. Angelo Moreschini.
L’intervento di soppalcatura, illustrato dall’ing. Comunale Salvati, è stato realizzato grazie al finanziamento Regionale di 70 mila euro del 2007.
Il raddoppio della superficie calpestabile, ha precisato la bibliotecaria Rossana Santolamazza, ha permesso di distribuire meglio negli scaffali i 13.000 libri, il cui numero verrà notevolmente ampliato; ma ha consentito soprattutto di dare un respiro ampio alle diverse sezioni: molto ingrandita la zona dedicata ai bambini, lo spazio per la visione di film e per dibattiti, l’angolo dedicato all’ascolto della musica, oltre ad una serie di comode postazioni computer collegate in rete. A questo è stato aggiunto ex novo una zona che potremmo definire il “salotto” della biblioteca, con un comodo divano e tutto il necessario per prepararsi e degustare un tè o un caffè.
Ad esempio della ecletticità della nuova struttura e del modo in cui essa può essere utilizzata, il prof. Centroni, presidente dell’Università delle Tre Età di Vicovaro, ha presentato il calendario di importanti e interessanti corsi e laboratori che si svolgeranno presso la biblioteca comunale.
Come avete potuto immaginare più che la classica biblioteca siamo in presenza di un centro culturale polivalente, multimediale, uno stimolante luogo d’incontro per tutti, dai neonati (per loro partirà il progetto “nati per leggere”) agli anziani; dalle scolaresche che avranno l’opportunità di svolgere molte attività e arricchire così l’offerta formativa delle scuole, ai giovani universitari, agli adulti che vi potranno trascorrere una parte del loro tempo libero, magari insieme ai figli o ai nipoti. Un punto d’incontro ricco di stimoli, un investimento sulla cultura e sulla socialità che può contribuire a contrastare quel disagio giovanile che da ultimo si è manifestato nell’aggressione e nella morte di Stefano Onofri.
Ma il progetto non si esaurisce qui. Come ha detto l’assessore Pistoia nei piani dell’amministrazione comunale vi è l’intenzione di un ulteriore ampliamento degli spazi e la creazione di un vero e proprio polo culturale al centro del paese. L’amministrazione, infatti, in un più ampio disegno di riorganizzazione degli spazi comunali, prevede di mettere in comunicazione la biblioteca con gli attigui locali attualmente sede dell’Università Agraria, creando anche in questo caso il raddoppio della superficie attraverso la loro soppalcatura. In questi nuovi spazi si prevede di collocare nel piano rialzato un’area multimediale e di dedicare la parte sottostante a sala espositiva e mostra permanente delle tre mole dello storico molino comunale, recuperate e restaurate: un pezzo di cultura materiale della nostra comunità tornerebbe così nella sua sede originale, come contraltare e monito, perché no, all’immateriale motore del progresso rappresentato dal web. L’intervento è stato in parte già finanziato.
Inoltre, si prevede la sistemazione dei locali che seguono quelli della biblioteca, scendendo, che andrebbero ad ospitare l’Archivio storico comunale “Attilio Rossi”, ora ubicato al livello superiore del medesimo edificio ma in locali non adatti e con accesso isolato in Via Sant’Agostino. Si verrebbe, così, a creare uno spazio di oltre 700 mq, che ha come fulcro la biblioteca, in grado di offrire ai cittadini un’ampia gamma di servizi culturali. Un luogo centrale come ubicazione nel paese e altrettanto centrale per il benessere mentale e morale della collettività.
Dal 1 marzo la biblioteca avrà un orario di fruizione più ampio: aprirà tutti i giorni feriali, tre ore al mattino (9-12) e tre il pomeriggio (16-19). Per rafforzare il servizio l’amministrazione comunale affiancherà a Rossana un altro dipendente e, inoltre, ha previsto la possibilità che si possa svolgere in biblioteca un attività di volontariato, l’unico requisito richiesto è di possedere un diploma di scuola media superiore. Il servizio sarà riservato ad un massimo di 5 volontari, per un periodo minimo di mesi sei rinnovabili e prestati a titolo esclusivamente gratuito, senza che ciò costituisca in alcun modo titolo per un eventuale rapporto di lavoro subordinato.
I volontari saranno impegnati essenzialmente nelle attività di controllo delle sale, accompagnamento degli utenti agli scaffali, riordino delle scaffalature, preparazione del materiale documentario per il prestito e la consultazione, uso del computer ma dopo un periodo di prova. Il Comune garantirà la copertura assicurativa dei volontari contro i rischi di infortunio e per la responsabilità civile verso terzi.
La domanda si può presentare fino al 7 marzo 2010.