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Le elezioni comunali del 3 e 4 ottobre 2021
I PROGRAMMI DELLE TRE LISTE

La redazione, 1 ottobre

Le liste che si presentano alle elezioni comunali, trenta giorni prima del voto, devono depositare in Comune tre documenti: il simbolo della lista, i candidati a sindaco e a consigliere comunale, il programma delle scelte che intendono fare nei cinque anni di amministrazione.

Può capitare che molti cittadini nemmeno leggano i programmi delle liste: alcuni perché pensano che siano solo false promesse che non saranno mantenute; altri perché misurano la credibilità di ogni lista e candidato da quanto ha fatto in precedenza; altri ancora perché scelgono non in base alle “chiacchiere”, quanto ai favori e ai vantaggi personali che gli promette un candidato.

Eppure decidere chi votare in base agli impegni che assume ciascuna lista è importante. Infatti, vivendo noi in comunità, tante cose fatte per il paese migliorano la vita privata di ogni persona e di ogni famiglia. Prendiamo la scuola: nessuno può dare il suo voto a qualcuno che gli promette una scuola privata per i figli; mentre può dare il voto a prende l’impegno di dotare la scuola di locali adeguati, utenze e servizi efficienti per tutti.

Vale la pena, quindi, leggere i programmi, ma non è facile. Noi l’abbiamo fatto, ma arrivati alla fine di ognuno dei tre abbiamo avuto sempre la stessa impressione: quanti bei propositi! Possiamo votare una lista qualsiasi delle tre, perché tutte hanno buone intenzioni!

Purtroppo non è così per diversi motivi. Il primo è che ci sono due liste, la seconda e la terza, i cui esponenti hanno governato in questi dieci anni e qualcuna delle cose che ora promettono avrebbero potuto e dovuto realizzarla. Invece accade addirittura che gli attuali amministratori, ora candidati in tali liste, si propongano di affrontare e risolvere problemi che essi stessi hanno creato, ad esempio quello della Polizia locale, ormai ridotta ad un numero di agenti che si contano sulle dita di una mano, quando dieci anni fa erano il triplo degli attuali.

Il secondo è capire il non detto, ciò che si preferisce non dire o far finta di dimenticare. Ciò che non c’è scritto nei programmi forse vale di più di quanto si afferma. Ad esempio è significativo che la lista numero tre non parli per niente affatto della crisi finanziaria del Comune, forse il principale problema del nostro ente, che negli ultimi anni è stato finanziato ripetutamente dalla Regione Lazio con contributi a fondo perduto affinché lo stato di pre-dissesto finanziario non si trasformasse in dissesto con le pesanti conseguenze per i cittadini, i quali sarebbero stati chiamati a ripianare i debiti del Comune attraverso il pagamento dell’aliquota massima delle tasse comunali e ricevendo meno servizi. E questo accade perché il disavanzo di bilancio è cresciuto tantissimo negli ultimi dieci anni fino a toccare i 6 milioni di euro, circa 800 euro di debito a cittadino, neonati compresi.

Il terzo motivo è capire se il programma è una semplice lista della spesa oppure se le cose che si dicono sono coerenti tra loro, sono ispirate a principi comuni, formano un progetto unitario che disegna un nuovo futuro per Castel Madama. O se, al contrario, sono un elenco di propositi che cozzano l’uno contro l’altro.

Come si vede una lettura impegnativa, ma ne varrebbe la pena per esprimere un voto libero e consapevole. Quindi, prima di prendere una decisione su chi votare, vale la pena utilizzare questi ultimi giorni prima del voto per leggere, o rileggere, i programmi elettorali, li troverete facilmente nella pagina Facebook di ciascuna delle tre lista: "Tutta un'altra storia" in un post del 3 settembre; "Scegli la ripartenza" una prima volta in un breve post del 3 settembre, poi in altri due post del 16 e del 19 settembre; "Viviamo Castel Madama" in un post del 19 settembre.

Buona lettura e buon voto.

 
 
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