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Febbre da cavallo

di Angelo Moreschini, 2011

Un gruppo di concittadini appassionati di cavalli ha costituito da diversi anni il Gruppo Equestre Castellano. In questi anni il GEC è cresciuto molto, svolgendo attività a favore della cultura, dello sport e dell’utilità pubblica.

Tutti ricordiamo le condizioni in cui versava la “piazzetta delle cave” fino a qualche anno fa: erbacce alte e divani accumulati su immondizie varie. Un mozzico di terreno pubblico destinato alla barbarie. L’intesa tra GEC e Comune all’inizio del 2007 gettò le basi di un’esperienza che, alla luce dei fatti, oggi possiamo definire molto positiva. Per questo, tenendo conto dell’onerosa opera di bonifica e di riqualificazione svolta a proprie spese sull’area interessata e dell’impegno sociale che il gruppo ha sostenuto negli anni passati e intende proseguire per il futuro, il Comune ha concesso in uso al GEC per un canone simbolico di 300 euro l’anno la “piazzetta delle cave” fino al 2015.

Una utilità pubblica lo spazio gestito dal GEC ce l’ha senz’altro, in considerazione del fatto che la passione per il cavallo negli ultimi anni è cresciuta molto a Castel Madama, diffusasi probabilmente anche grazie al Palio, ma che poi si è alimentata e integrata reciprocamente con altre manifestazioni quali Oliolive, la Festa del Casone, Corri galoppa e pedala; come con i trekking domenicali lungo i sentieri dell’Università Agraria e, in ultimo, simpatica quanto inaspettata, con l’apparizione dei Babbo Natale a cavallo.
Ma a prescindere da tutto ciò, va riconosciuto che in questi anni il GEC ha trasformato quell’angolo di mondo in uno spazio curato e attrezzato, grazie ad una serie d’interventi autofinanziati e svolti con lavoro volontario da parte dei soci. Il primo passo è stato l’inevitabile smaltimento dei rifiuti edili presenti e un primo stero del terreno per renderlo idoneo alla pratica dell’equitazione.
Successivamente, il terreno è stato sottoposto ad un nuovo intervento per migliorarne il fondo e, più di recente, il campo è stato perimetrato, è stato delimitato il circuito d’allenamento e sono state realizzate postazioni in legno, coperte, per fornire riparo ai cavalli presenti durante gli incontri e le manifestazioni. Infine, all’inizio dell’anno in corso è stato ancora migliorato il fondo del campo con un ulteriore intervento.

Uno spazio vivo, grazie soprattutto allo svolgimento di molte manifestazioni equine aperte al pubblico e di importanti iniziative dedicate ai bambini della scuola.
Nello specifico, sono state organizzate: Gimkane a livello amatoriale, un tipo di manifestazione equina aperta a tutti cui viene dedicata una domenica intera con tanto di pranzo ben organizzato; Feste del Cowboy, eventi country aperti al pubblico con Gimkana amatoriale, cena, musica e balli di gruppo; Battesimo della sella, domeniche dedicate ai bambini della scuola elementare, i quali hanno potuto avvicinarsi al mondo dell’equitazione con i cavalli messi a disposizione dai soci; Corsi di formazione e di avvicinamento al cavallo, vere e proprie giornate formative gratuite di avvicinamento al cavallo, rivolte ai bambini della Scuola elementare di Castel Madama, con frequenza settimanale.

In conclusione, l’obiettivo che l’associazione equestre castellana e l’amministrazione comunale si pongono è senza dubbio nobile: da un lato sottrarre al degrado uno spazio non utilizzato; dall’altro favorire attraverso il suo utilizzo non solo il soddisfacimento di una passione personale e condivisa, ma anche la diffusione della cosiddetta “cultura del cavallo”.
A ben vedere, tale cultura era quella tradizionale in un paese come il nostro fino a pochi decenni fa: tante nostre abitazioni sono in parte derivate dalla trasformazione d'uso di stalle, molti nostri nonni svolgevano il mestiere del carrettiere. E’ bene non dimenticare.
Ma guardando avanti e non dietro, tale “cultura” è nobile ancora oggi in quanto contempla il rapporto dell’uomo con il suo fedele animale in un contesto salubre e libero, spesso in situazione di gruppo, e ciò aiuta e concorre alla riscoperta del nostro territorio, al rispetto dei suoi paesaggi e delle sue particolarità ambientali. E la “cultura del cavallo” ha la possibilità di crescere bene a Castel Madama, la cui comunità possiede, a differenza di altri paesi, un territorio di uso civico integro, vasto e suggestivo, che merita di essere vissuto …naturalmente.

 
GEC - Piazza delle Cave, Luglio 2006

GEC - Piazza delle Cave, Luglio 2006

GEC - Piazza delle Cave, Luglio 2006

GEC - Piazza delle Cave, Giugno 2007

GEC - Piazza delle Cave, Marzo 2009

GEC - Piazza delle Cave, Giugno 2009

GEC - Piazza delle Cave, Maggio 2010

GEC - Piazza delle Cave, Maggio 2010
 
 
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