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Con l’assessore Aldo Testi ricostruiamo il lungo iter che dovrebbe portare entro maggio alla gara d’appalto per l’eliminazione dei depuratori di S.Agostino e delle Muratelle, il prolungamento della rete fognaria e la costruzione del nuovo depuratore in località Prato dei Grottoni, vicino al casello autostradale.
Assessore Testi, nei giorni scorsi sono stati emanati due importanti atti riguardanti il nuovo depuratore: la Regione Lazio ha approvato il progetto in Variante al Piano Regolatore e Acea Ato2 Spa, futuro gestore dell’impianto, ha espresso il suo parere favorevole. Siamo veramente a un passo dalla realizzazione di questa importante opera pubblica?
Innanzitutto permettimi di esprimere soddisfazione per questi due importanti passi avanti. In particolare perché dietro l’approvazione della variante puntuale c’è un lavoro di quasi tre anni, un lavoro che abbiamo sempre svolto cercando di abbreviare i tempi per l’ottenimento dei singoli pareri. Scontando anche la politica di opposizione svolta dai giornali locali che hanno strumentalizzato questi tempi burocratici come ritardi della nostra amministrazione.
Un iter burocratico che purtroppo non è ancora finito. Adesso bisogna attendere l’autorizzazione paesaggistica rispetto a due vincoli presenti sull’area del nuovo depuratore e lungo il percorso delle due condotte fognarie che dal depuratore di Sant’Agostino e da quello delle Muratelle, che saranno entrambi smantellati, convoglieranno i liquami al nuovo depuratore. L’amministrazione ha già predisposto l’invio del progetto alla Regione Lazio e alla Soprintendenza archeologica, la quale emetterà il suo parere alla Regione Lazio, che a sua volta lo farà proprio e finalmente invierà al Comune di Castel Madama l’autorizzazione paesaggistica. Solo a quel punto l’amministrazione potrà indire la gara pubblica per i lavori.
Saranno tempi lunghi?
Speriamo di no, abbiamo sollecitato già gli uffici preposti ad una risposta più rapida possibile, ma ci vorrà ancora del tempo per ottenere questo parere e poter dare seguito alla Gara per l’assegnazione dei lavori. Del resto sarà una gara a livello europeo, essendo l’importo dei lavori di quasi 4 milioni di euro.
L’opposizione accusa l’amministrazione di aver perso tempo, di aver fatto scelte che hanno complicato l’iter e aumentati i problemi, tra i quali c’è quello della scadenza del finanziamento, già più volte prorogato dalla Regione Lazio. Cosa risponde?
Rispetto alle proroghe da noi richieste alla Direzione regionale ambiente, va detto che sono state concesse perché l’amministrazione comunale era in attesa del rilascio dei numerosi pareri da parte di altri uffici della Regione stessa. Questa non poteva quindi non concederla, dato che c’erano suoi ritardi alla base della nostra richiesta. L’ultima proroga concessa è valida fino all’8 giugno prossimo, data entro la quale la gara dovrà essere bandita.
Faccio presente che la Regione ci ha concesso le proroghe perché ha preso atto che il Comune seguiva attivamente l’iter amministrativo; diversi Comuni, invece, che non sono stati così solerti, si sono visti togliere i finanziamenti assegnati.
Comunque, rispetto ai nostri presunti ritardi e a diverse ricostruzioni dei fatti alquanto fantasiose vorrei ricostruire brevemente la storia del nuovo depuratore. Il primo atto ufficiale è la delibera del Consiglio comunale n. 52 del 21-12-2001 sugli interventi PRUSST Asse Tiburtino. Essa, oltre agli interventi di soggetti privati, prevedeva la realizzazione di un depuratore comunale in località Prato dei Grottoni, in zona agricola. Il secondo atto è la delibera di giunta comunale n. 138 del 28-9-2004 di approvazione del progetto esecutivo del nuovo depuratore per un importo complessivo di 4.850.000,00 in località Prato Martino, nel triangolo tra la S.P. Empolitana, la strada di accesso al Casello autostradale e il fosso di Empiglione, in zona industriale. Perché ci sono voluti tre anni per fare il progetto esecutivo? Perché è stato collocato in un’area diversa da quella stabilita dal Consiglio comunale del 2001 e gravata da così tanti vincoli da renderne impossibile la realizzazione? Il terzo atto è stata la presentazione alla regione Lazio, sempre nel 2004, della richiesta di finanziamento in base ai fondi europei Docup 2000-2006 (Asse III). A tale richiesta non vi è stata nessuna risposta da parte della Regione Lazio.
E cosa ha fatto questa amministrazione comunale?
L’Amministrazione Salinetti, insediatasi nel giugno 2006, in primo luogo ha ricercato e ottenuto un finanziamento concesso dalla Regione Lazio nel 2007. Infatti la Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’ambiente Zaratti, con delibera n. 668 del 3-08-2007 ha approvato un parco progetti per la tutela delle acque da finanziare nell’ambito della politica di sviluppo unitaria 2007-2013 attraverso risorse finanziarie comunitarie nazionali e regionali. In tale delibera è compreso il contributo di € 4.850.000,00 per la costruzione di un nuovo depuratore e l’eliminazione di due depuratori obsoleti S.Agostino e Muratelle.
Da questo momento l’amministrazione comunale si è attivata per verificare la necessità di eventuali adeguamenti al progetto del 2004. A tale scopo ha convocato un tavolo tecnico con la Regione, la Provincia, lo Sto Ato2, Acea Ato2 e il consulente delle aziende elaiotecniche locali; ha incontrato ripetutamente i proprietari dei terreni e i progettisti. Tali confronti hanno portato ad individuare meglio le caratteristiche dell’impianto e i suoi costi in base al nuovo prezziario regionale del 2007; e a determinare con precisione l’area più idonea ad ospitare il depuratore in località Prato dei Grottoni, così come indicato nella delibera del Consiglio comunale del 2001. Questo intenso lavoro preparatorio si è concluso con l’approvazione della Delibera di giunta comunale n. 57 del 24.4.2008 con la quale si richiede ai professionisti di adeguare il progetto del depuratore.
All’inizio di luglio 2008 il nuovo progetto con la localizzazione definitiva delle condotte fognarie e dell’impianto è stato comunicato ai proprietari dei terreni, per avviare il procedimento di imposizione della servitù di passaggio sulle aree private attraversate dai tubi e per l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio sull’area dove è prevista la costruzione del nuovo depuratore.
Nel frattempo sono stati avviati gli iter autorizzativi per l’acquisizione dei pareri necessari. Il nuovo progetto viene approvato in consiglio comunale il 30.7.2008 con delibera n. 26 e contestualmente viene adottata la variante urbanistica riguardante l’area interessata dai lavori che da agricola viene destinata a servizi. La delibera viene poi pubblicata per le osservazioni dei cittadini.
Nei mesi successivi vengono acquisiti vari pareri: l’11.9.2009 viene approvata l’analisi territoriale da cui risulta che le aree interessate alle opere non sono gravate da usi civici; il 15.10.2009 viene acquisita la VIA (valutazione impatto ambientale); il 19.11.2009 è stato acquisito il nullaosta relativo all’art. 89 del DPR 380/2001 (ex art. 13 della l. 64/74) per il vincolo sismico vigente su tutto il territorio comunale; il 15.12. 2009, infine, il parere favorevole della Asl RMG.
A seguito dell’acquisizione di tutti questi pareri il 12.2.2010 il consiglio comunale, con deliberazione n. 3, approva le controdeduzioni alla variante urbanistica dell’area destinata ad ospitare il nuovo depuratore.
Il passo successivo è stato l’invio alla Regione Lazio del Progetto definitivo corredato da tutti i pareri per l’approvazione della variante urbanistica relativamente al passaggio da “agricolo” a “servizi” del terreno dove verrà costruito il nuovo depuratore.
Per non perdere tempo, dato che l’ottenimento di tale parere avrebbe richiesto tempo, l’amministrazione ha avviato anche le procedure per l’ottenimento del nulla osta dell’Acea Ato 2, società che dovrà gestire il depuratore e che può dettare delle prescrizioni tecniche sul progetto.
Così arriviamo a oggi.
Sì. Il Bollettino Ufficiale Regionale in data 21-2-2011 ha pubblicato la Deliberazione della Giunta Regionale n. 4 del 14-01-2011 di approvazione della variante urbanistica al Piano Regolatore in località Prato dei Grottoni per la realizzazione del nuovo depuratore. Lo stesso giorno, il 21-2-2011, è arrivata anche l’autorizzazione della Acea Ato2, con le prescrizioni relative alla costruzione dell’impianto. Ora è rimasto soltanto di ottenere l’autorizzazione paesaggistica, comprensiva del parere della Soprintendenza archeologica. Dopo di che sarà possibile indire la gara d’appalto dei lavori.
L’amministrazione Salinetti anche in questo caso ha operato nel rispetto delle regole e con lungimiranza. Tanto che chi verrà dopo di noi, qualunque sia il colore dell’amministrazione, potrà con facilità portare a compimento un’opera pubblica di fondamentale importanza per la collettività e la tutela dell’ambiente. Ed è questo quello che conta veramente.