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Care e cari concittadini,
avevo immaginato un altro tipo d’incontro, dopo le elezioni comunali di domenica scorsa, sicuramente più festoso. Invece, dopo 5 anni di amministrazione, siamo stati sconfitti. Non abbiamo confermato i consensi del 2006, anzi abbiamo perso oltre 450 voti, scendendo dal 51,6 al 42,6%.
La sconfitta è cocente e ne sento il peso e la responsabilità perché, come giustamente si dice, se un sindaco e un’amministrazione hanno governato bene i cittadini li rieleggono. Noi abbiamo lavorato molto, ma per diversi motivi non abbiamo raccolto i frutti del lavoro.
Il voto dei castellani del 15 e 16 maggio va analizzato a fondo per comprendere i messaggi inviati dai cittadini; per capire gli errori fatti; per individuare i punti di forza e di debolezza delle liste che si sono confrontate.
Affluenza
Il primo dato che emerge dal voto di una settimana fa è la minore affluenza alle urne e l’aumento delle schede nulle.
• Ha votato il 77,7% degli elettori, il 5,4% in meno rispetto all’83,1% del 2006. Inoltre sono aumentate le schede nulle (da 56 a 110), per cui solo il 75,4% degli elettori ha votato una delle tre liste, il 6% in meno rispetto all’81,4% delle elezioni comunali del 2006.
• Nel 2006 su 5700 elettori 1061, pari al 18,6%, non hanno votato o hanno votato scheda bianca o nulla; nel 2011 gli astenuti sono stati 1475 su 6003 elettori, pari al 25%: praticamente un elettore ogni quattro non ha espresso il voto.
• Il 25% è la percentuale più alta di astensionismo che si è mai verificata nelle 5 elezioni comunali che dal 1993 si sono svolte con l’elezione diretta del sindaco ed il sistema maggioritario.
• La media di affluenza al voto nei Comuni della Provincia di Roma che hanno votato il 15 e 16 maggio è del 76,2% (inferiore del 2% alla media dei votanti del 2006). Rispetto a tale media provinciale, Castel Madama registra un calo di votanti del 5,4%, ma nonostante questo calo la percentuale dei votanti raggiunge il 77,7%, superiore alla media dei Comuni della Provincia.
La crescita dell’astensionismo
Negli ultimi anni il distacco, la disaffezione di una parte dei cittadini dalla politica è in costante aumento e riguarda tutti i tipi di elezioni. Alle politiche del 2008 votò il 77,4%, alle europee del 2009 il 59,6%, alle regionali del 2010 il 63,4%, all’Università Agraria del 2010 il 50,4%.
La parte della società che è più astensionista sembra essere quella meno coinvolta dalla politica: le donne e gli abitanti delle zone periferiche: campagne ma anche centro storico.
L’astensione è il segno della distanza che i cittadini percepiscono tra la propria vita, i propri problemi e le attività dei politici e delle istituzioni. Quanto più l’istituzione è lontana dalla propria quotidianità, tanto più cresce l’astensione. Alle elezioni per il Comune, l’istituzione più vicina ai cittadini, il non voto è minore, ma in crescita. Si manifesta di più quando i politici si allontanano da un modello positivo di politica, quando cambiano casacca e si schierano con quelli che hanno sempre avversato, facendo venire dubbi sulla loro coerenza e sulla loro azione disinteressata.
L’astensionismo è di diversi tipi: da quello qualunquista per cui, senza un giudizio critico di merito, si mettono indifferentemente, sia i politici di destra che di sinistra, sullo stesso piano negativo; a quello ipercritico, che attraverso il non voto vuole punire gli esponenti della propria parte per scelte considerate sbagliate.
Il voto a Iniziativa e solidarietà
La lista vincitrice è “Iniziativa e solidarietà” che ha avuto 2094 voti, pari al 46,2% dei votanti. Elegge il sindaco Domenico Pascucci e 8 consiglieri comunali su 12.
Segue la lista n. 1 “L’Unione di centrosinistra” con 1927 voti, pari al 42,6% che elegge tre consiglieri comunali. Chiude la lista n. 2 “Leali e concreti”, con 507 voti pari all’11,2%, che elegge un consigliere comunale.
Faccio notare alcuni aspetti del voto del 15 e 16 maggio:
• nelle cinque elezioni comunali che dal 1993 si sono svolte con l’elezione diretta del sindaco ed il sistema maggioritario, questa è la prima volta che la lista vincente non raggiunge il 50,1%, ossia la maggioranza assoluta dei voti. Comunque pur con il 46,2% dei voti, ottiene, come prevede la legge, il 66,6% dei consiglieri, 8 su 12.
• Inoltre è la prima volta, inoltre, che il distacco tra la lista vincitrice e la lista perdente è così ridotto: il 3,6% pari a 167 voti.
La lista 1, l’Unione di centrosinistra, con il 42,6% dei voti, elegge il 25% dei consiglieri. Le liste 1 e 2 insieme ottengono il 53,8% dei voti ed eleggono il 33,3% dei consiglieri.
Queste sproporzioni tra voti presi e consiglieri assegnati sono tipiche del sistema elettorale maggioritario che, alla rappresentatività del voto dei cittadini, privilegia la governabilità delle istituzioni garantendo al vincitore un rilevante premio di maggioranza.
Tale meccanismo elettorale, comunque, non può nascondere la realtà, ossia che la vittoria di “Iniziativa e solidarietà” è una vittoria di misura, risicata, che le ha dato una maggioranza relativa sulle altre due liste, ma non il consenso della maggioranza assoluta dei cittadini.
Già solo questo dovrebbe consigliare ai neo amministratori un atteggiamento cauto e di ricerca di dialogo e collaborazione con le minoranze consiliari, che sono maggioranza nel paese.
Gli eletti di Iniziativa e solidarietà
Ma andiamo a vedere meglio chi e come è stato eletto nella lista “Iniziativa e solidarietà”.
• Il primo dato che salta agli occhi è che su 2094 voti, ben 1822, l’87%, riportano una preferenza.
• E’ la prima volta che una lista ottiene l’87% di schede preferenziate, la media nelle elezioni precedenti era l’80%.
• Ed è la prima volta che un candidato a consigliere riporta 435 preferenze, quasi il 10% dei voti validi. Nelle elezioni precedenti il consigliere più votato riportava intorno alle 250 preferenze, circa il 5% dei voti validi.
Il sindaco eletto, Domenico Pascucci, ha ottenuto solo 272 voti sul suo nome, mentre il consigliere più votato della sua lista, Federico Pietropaoli, ha ottenuto 435 preferenze. Non c’è bisogno di altro per capire chi ha tirato la volata al sindaco Pascucci, visto che la sua Lista ha vinto per soli 167 voti in più.
Ma perché Pietropaoli ha raccolto così tante preferenze?
Forse perché ha svolto una costante, incisiva, qualificata opposizione in consiglio comunale, guadagnandosi un’autorevolezza politica? Impossibile, in consiglio comunale è stato spesso assente, così come Roberto Efficace; è intervenuto raramente, ha fatto qualche interrogazione e mozione, spesso non discusse perché non era presente in aula.
Forse perché è significativamente presente nel paese, tra le associazioni, nell’organizzazione di eventi culturali importanti?
No. Pietropaoli è occupato a fare l’assessore ai lavori pubblici nel Comune di Guidonia, in una giunta di centrodestra.
E allora perché ha ottenuto questa quantità di preferenze, come le ha conquistate?
Da quello che ci risulta, soprattutto grazie a due cose:
• una campagna elettorale aggressiva nei toni e pervasiva nei mezzi (dalla carta stampa, ai manifesti, ai volantini alle cene elettorali, tra cui una ai Reali con 2-300 invitati), costata migliaia e migliaia di euro;
• una diffusa pratica del voto di scambio, che ha attecchito tra le famiglie colpite dalla crisi economica e da una disoccupazione giovanile al 30%. La cosa che mi fa più rabbia, se è vero quello che ci hanno riferito, è che Pietropaoli ha promesso, in cambio del voto, il posto di conducente dello scuolabus, di operatore della raccolta dei rifiuti porta a porta e dell’isola ecologica, di guardiano dell’Archeopark, di operaio e impiegato alla Gentilini, tutte opportunità di lavoro che noi abbiamo faticosamente costruito e che è giusto vengano assegnate a chi ha più diritto al lavoro e più competenze, e non a chi è raccomandato da un politicante.
I non eletti di Iniziativa e solidarietà
La lista “Iniziativa e solidarietà”, oltre a Pietropaoli, ha eletto altri tre consiglieri del PdL, due dell’UDC e due indipendenti, cioè soltanto candidati dei partiti di centrodestra o indipendenti.
Non sono stati eletti i due candidati provenienti dal PD e quello dell’IDV, a riprova del fatto che i cittadini non apprezzano chi si sposta da uno schieramento all’altro. Al di la della volontà personale di tali esponenti, nei fatti il loro sostegno a “Iniziativa e solidarietà” è servito:
• a ridare una credibilità a personaggi del centrodestra, come Pietropaoli, battuti alle precedenti elezioni
• a screditare l’amministrazione comunale, disorientare una parte dell’elettorato di centrosinistra, aumentare la disaffezione verso la politica, indurre all’astensione
• a spostare circa duecento voti di centrosinistra su “Iniziativa e solidarietà”, assicurandole la vittoria.
Insomma tali esponenti hanno danneggiato il PD (che perde un quarto delle sue preferenze), hanno fatto perdere l’amministrazione comunale di centrosinistra e hanno perso essi stessi.
E tutto questo per consegnare il Comune a Pietropaoli, il candidato del 10%, l’amministratore appartenente al sistema di potere della famiglia Bertucci, il cui esponente di spicco, tal Adalberto Bertucci, ex amministratore delegato ATAC, è indagato dalla Procura di Roma per abuso d’ufficio per assunzioni illegittime all’Atac.
Complimenti cari Cascini, Grazia e Colagrossi, avete fatto un’esemplare operazione di pulizia, trasparenza e buona politica.
Il voto a L’UNIONE di centrosinistra
Il centro sinistra ha perso le elezioni. Ha sbagliato nell’amministrare, perché ha sottovalutato l’importanza di assicurare da subito una gestione sufficiente dei servizi di pulizia del paese e delle aree verdi. Invece ci si è concentrati nella ricerca della soluzione definitiva del problema, il porta a porta che però, tardando a venire, ha esposto il Comune alle critiche dei cittadini e dei detrattori.
Ha sbagliato soprattutto nella comunicazione, non insistendo ad informare adeguatamente, non precisando i fatti, lasciando spazio alla disinformazione e alle calunnie che, non ribattute, a qualche cittadino sono sembrate vere.
Il centrosinistra negli ultimi mesi aveva recuperato consensi, si era allargato a gruppi di giovani al primo impegno in politica, poteva benissimo vincere.
Ma anche in campagna elettorale ha commesso qualche errore nella formazione della lista dei candidati, nella mancata valorizzazione del consenso sociale conquistato dall’amministrazione comunale, nella insufficiente determinazione e organizzazione, comportandosi come se avesse già vinto.
Noi comunque rivendichiamo un altro modo di amministrare e di fare politica.
In questi anni e in queste elezioni io non mi sono mai permesso di chiedere il voto a un cittadino promettendogli in cambio favori personali. Anzi non ho nemmeno dato indicazioni di voto. Certo sono stato ingenuo fino all’eccesso e probabilmente anche per questo abbiamo perso le elezioni.
Però posso camminare per il paese a testa alta, ho testimoniato un’idea della politica e dell’amministrazione al servizio di tutti e rispettosa della dignità del libero e autonomo giudizio di ciascuno. Altri non possono farlo.
Abbiamo fatto una campagna elettorale rispettosa di tutti, mentre ricevevamo insulti e diffamazioni. E quelle che fanno più male sono quelle che provengono da persone con cui si è condiviso un cammino, delle quali si è avuto fiducia e sperato in una ricomposizione.
Abbiamo pagato anche questa correttezza.
Abbiamo fatto una campagna elettorale sui contenuti: spiegando e documentando le cose fatte e quelle che vorremmo fare. Così come nel 2006. Mentre chi ha vinto non ha nemmeno chiarito agli elettori che cosa vuole fare per Castel Madama.
L’UNIONE di centrosinistra è stata battuta ai punti e non per KO.
Lo dicono i dati numerici e lo scarto minimo tra la lista vincitrice e la lista perdente. Lo confermano il calore dei cittadini, le manifestazioni di solidarietà che abbiamo ricevuto in questi giorni. C’è un affetto sincero che ci ripaga del lavoro fatto e ci dà la forza per continuare.
A titolo di esempio vi voglio leggere lo stralcio di una delle lettere che mi sono arrivate, di cui, per ovvi motivi di privacy, non cito gli autori.
“(…) I risultati elettorali di lunedì hanno scosso il nostro animo, fino a farci sentire persone diverse, non riusciamo ancora a capacitarci di come tutto ciò possa essere accaduto. Ci ripetiamo in continuazione che non è possibile che il processo democratico possa aver consentito un epilogo del genere. Eppure è così! I nostri concittadini non hanno confermato la fiducia ad una amministrazione “diversa”!
Si perché la tua amministrazione ha cambiato rotta rispetto alle consuetudini del passato, alle logiche del singolo e agli interessi dei soliti noti che hanno profittato di ogni occasione per incamerare interessi personali a scapito della collettività.
Il vento era davvero cambiato.
Si cominciava ad intravedere una guida amministrativa vicina, dal volto umano, non solo concentrata nella realizzazione di nuove opere e nell’avvio di gare d’appalto, ma rivolta anche al dialogo, alla condivisione e alla creazione di un senso civico che probabilmente è il bene più prezioso che una collettività possa avere.
Confrontandoci abbiamo capito che la nostra non era una percezione isolata, una nostra impressione, ma era un’idea condivisa, ed è per questo che ci sentiamo in dovere di ringraziarti (…) perché ci hai dimostrato che è possibile percorrere una strada “nuova” dove gli obiettivi comuni sono tangibili. Non Fermatevi, non fermiamoci!”
Sono io che ringrazio voi a nome di tutta l’Unione. Voi cittadini che ci avete votato non per uno scambio di favori personali, ma perché avete apprezzato il nostro lavoro e il nostro impegno per la comunità.
Abbiamo perso, ma abbiamo costruito tanto
Sì abbiamo perso, soprattutto per nostri errori, che hanno dato la possibilità agli avversari di ricamarci sopra e di costruire un castello di fandonie che hanno trovato ascolto in una parte dell’elettorato che non ci ha più seguito.
Abbiamo perso, ma è anche vero che abbiamo costruito tanto: a livello materiale, con i numerosi progetti di opere pubbliche e di miglioramento dei servizi; e a livello di crescita di una sensibilità culturale e civica, di un nuovo rapporto con i bambini e i giovani, di un nuovo senso di appartenenza ad una comunità che si dà regole di convivenza per vivere meglio.
Come usare questo capitale sociale culturale e politico?
In questi giorni io ed altri esponenti dell’Unione abbiamo avuto contatti con il sindaco Pascucci, il quale ci ha comunicato la sua volontà di dare continuità all’azione amministrativa, di portare a termine i progetti avviati da noi, e ci ha chiesto di collaborare per risolvere gli annosi problemi del paese.
Noi abbiamo già dato la nostra disponibilità a Pascucci.
Non abbiamo pregiudizi nei confronti del nuovo sindaco: quindi siamo disponibili a collaborare con lui per portare a termine i progetti avviati dalla precedente amministrazione.
Gli chiederemo, però, che se davvero vuole instaurare un clima sereno, dovrà prendere posizione sulle diffamazioni che sono state fatte nei confronti delle persone a cui ora chiede di collaborare.
Le contraddizioni interne a Iniziativa e solidarietà
Temiamo che altri, quelli che in campagna elettorale hanno speso e promesso tanto, vogliano far diventare Castel Madama come Guidonia, un Comune sempre sulle pagine di cronaca per presunte illegalità, corruzioni, manipolazione di concorsi, di appalti, favoreggiamenti.
E infatti, mentre il sindaco Pascucci mi tendeva la mano, altri della sua maggioranza mi denunciavano. Dato che è diventato di dominio pubblico, vi racconto l’episodio accaduto lunedì 16 maggio, prima che si conoscessero i risultati definitivi e fosse proclamato il nuovo sindaco.
Verso le 17, avendo la percezione che eravamo stati sconfitti, mi sono recato nella stanza del sindaco a prendere miei oggetti e documenti personali. Un esponente della nuova maggioranza ha chiesto ai Carabinieri di intervenire dicendo che stavo sottraendo atti ufficiali del Comune. I Carabinieri sono venuti in Comune e hanno preso atto della correttezza del mio operato.
Quanto accaduto la dice lunga su come certi personaggi intendano la politica e l’attività amministrativa: essi hanno proiettato su di me comportamenti che loro avrebbero messo in atto, non io.
Questo episodio conferma che la nuova maggioranza è attraversata da grandi tensioni e contraddizioni: la più forte è sicuramente quella tra il desiderio di Pascucci di fare bene e di agire in continuità e in collaborazione con il centrosinistra per risolvere i problemi del paese; e la volontà di chi, invece, è mosso da spirito di rivalsa e da interessi meno nobili; di chi, come è stato spregiudicato nella ricerca dei voti, crediamo possa essere spregiudicato nella gestione dell’amministrazione pubblica, anteponendo il proprio tornaconto politico personale all’interesse generale del paese.
Il centrodestra alla prova del governo del paese
Incalzeremo l’Amministrazione comunale ad agire e ad agire correttamente. Sfidiamo il centrodestra a governare e a realizzare quanto avviato dalla nostra amministrazione comunale. Vigileremo e controlleremo gli atti amministrativi, perché essi siano sempre improntati all’interesse pubblico. C’è già un’agenda politica a cui l’amministrazione comunale deve stare dietro. Sono le scadenze degli atti amministrativi che noi abbiamo iniziato e portato quasi a compimento. Faccio alcuni esempi:
• entro la fine del mese si deve firmare il contratto con i nuovi gestori del servizio rifiuti, i quali a giugno devono fare il censimento delle utenze e a novembre devono iniziare il porta a porta;
• ci sono i lavori in corso per l’isola ecologica: prima finiscono e prima i cittadini potranno portare lì i rifiuti ingombranti;
• il 18 maggio è scaduto il tempo per la presentazione delle osservazioni sul Piano integrato dell’archeopark che, quindi, può essere riportato immediatamente in consiglio comunale per le controdeduzioni e subito dopo inviato in Regione per l’approvazione finale;
• il 9 giugno alle ore 15 il Comune è convocato davanti al Comitato tecnico regionale per l’approvazione finale della Variante al PRG. Che farà l’amministrazione comunale?
• il Comune eserciterà il diritto di prelazione sulla seconda farmacia comunale?
• lo scuolabus nuovo è arrivato. Per far partire il servizio a settembre si devono predisporre subito gli atti necessari;
• dopo gli atti di vandalismo contro le aiuole di piazza Dante e la fontana pubblica ci aspettiamo una forte presa di posizione dell’amministrazione comunale sul rispetto delle regole di convivenza civile.
Potremmo fare ancora altri esempi, ma è chiaro cosa intendiamo: la campagna elettorale è finita, ed “Iniziativa e solidarietà” è chiamata a dismettere i panni della polemica e della diffamazione, per indossare quelli degli amministratori, di chi a fatti e non a parole risolve i problemi.
Cinque anni fa abbiamo iniziato un percorso di profondo cambiamento, che solo verso la fine del mandato ha preso una forma definita, percepibile dai cittadini.
Questo percorso, dopo il voto della scorsa settimana, non si interrompe. Certo rallenta, rischia di fermarsi o di snaturarsi. Tocca a noi, a tutti noi, farlo procedere dentro e fuori il Comune, negli atti amministrativi, nelle esperienze sociali e culturali della nostra comunità, nelle buone pratiche di vita quotidiana.
Se non smarriremo questo cammino, se continueremo a percorrerlo insieme, sicuramente raggiungeremo i risultati sperati: migliorare la qualità della convivenza e della vita di tutti gli abitanti del nostro paese.