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La bandiera del buon governo

Il Sindaco Giuseppe Salinetti commemora Angelo Vassallo
nel Consiglio comunale del 17 settembre 2010.

di Giuseppe Salinetti

Domenica 5 settembre 2010, alle 22, è stato assassinato con 9 colpi di pistola, Angelo Vassallo, Sindaco di Pollica, Comune di circa tremila abitanti nel Parco naturale del Cilento in provincia di Salerno.

Angelo Vassallo, che guidava l’Amministrazione comunale quasi ininterrottamente dal 1995 ed era stato anche presidente della Comunità montana e ora presiedeva quella dei Comuni all’interno del Parco del Cilento, aveva fatto dell’ambiente e della lotta all’illegalità le sue bandiere. Sapeva che per il futuro del sud, lottare contro la devastazione dell’ambiente e contro la criminalità organizzata era come combattere con due facce della stessa medaglia.

Angelo Vassallo era uno di quegli amministratori che traggono dal legame con il proprio territorio la forza e la capacità di governare. Uno di quelli che fanno buona politica e che sono esempio per tutti . Aveva guadagnato la fiducia dei suoi concittadini, i quali condividevano il suo impegno e i suoi progetti. Aveva dimostrato che c’è una Campania dove la raccolta differenziata dei rifiuti può superare il 70% e dove le coste non devono necessariamente essere ricoperte da colate di cemento, dove ripaga di più promuovere le qualità della dieta mediterranea, di cui Pioppi è considerata dalla comunità scientifica internazionale la capitale mondiale, piuttosto che la speculazione edilizia. Aveva fatto capire che la tutela dell’ambiente e del territorio, non sono un freno, ma le precondizioni per lo sviluppo economico e il futuro del nostro paese. E i fatti gli avevano dato ragione, trasformando la piccola Pollica in una località turistica apprezzata da turisti italiani e stranieri, non solo per le acque limpide, per le belle coste ben conservate, ma anche per un’offerta turistica di prima qualità. Era riuscito a far brillare Pollica e le piccole frazioni sul mare di Acciaroli e Pioppi come gioielli di buona amministrazione, che da alcuni anni ottenevano nella Guida Blu di Legambiente e del Touring Club il massimo riconoscimento delle 5 vele.

Un agguato omicida tanto efferato quanto vile ha tolto Angelo Vassallo all’affetto della sua famiglia e dei suoi amici. Ha strappato al suo territorio un amministratore di alta qualità, che con passione e onestà metteva il suo impegno al servizio degli altri. Per questo, con tutta probabilità, è stato ucciso. Perché dava fastidio ai meschini ladri di futuro che militano nelle fila della camorra.

L’assassinio di Angelo Vassallo, un Sindaco che ha speso la sua vita in difesa di valori come la legalità e il bene comune della sua terra e delle sue genti, colpisce direttamente tutte le amministrazioni locali.

Per questo motivo propongo di ricordarlo con un minuto di silenzio, perché, come ha detto don Luigi Ciotti, Presidente di Libera, associazione contro le mafie, Angelo Vassallo “era un uomo e un Sindaco con la schiena dritta, perché non vogliamo che seppelliscano con lui anche i suoi sogni, perché vogliamo che la sua famiglia senta forte il nostro abbraccio, perché continueremo il nostro impegno con più forza, perché così abbiamo imparato ad onorare la memoria delle vittime innocenti delle mafie”.

 
 
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